sabato 14 settembre 2013

razze di gatto : a pelo corto

Il gatto Abissino

Abissino
GC, RW Glenlea's Lotus - Foto: © St. Arnaud

STORIA

L'origine dell'Abissino è ancora oscura, alcuni esperti riscontrarono una notevole rassomiglianza con il gatto adorato dagli Egizi, nel 2000 a. C. Fu probabilmente il gatto più amato e venerato di quel tempo, la sua immagine fu infatti ritrovata dipinta su templi e tombe della Nubia. Verso il 1860, un gatto di nome Zula insieme ad altri simili, fu esportato dall'Abissinia (Etiopia) in Gran Bretagna. Iniziarono quindi numerosi accoppiamenti con gatti rossi e Silver Tabby e pian piano, grazie ad un rigoroso programma di selezione, si determinò la nascita della prima stirpe europea degli Abissini. Riconosciuta in Inghilterra nel 1882 e presentata all'esposizione felina del Cristal Palace di Londra nel 1883, questa razza scomparve quasi totalmente nella prima guerra mondiale, per riapparire nel 1929, periodo durante il quale venne fissato lo standard ufficiale di razza.

COM'E' FATTO

L' Abissino è un gatto dai colori intensi,di taglia media e dall'aspetto armonioso e ben proporzionato. Agile e flessuoso, ha una muscolatura ben sviluppata,potente e asciutta. Ha il dorso leggermente arcuato ed è dotato di una sua naturale eleganza. La varietà europea ha corpo più robusto,testa grande ed è più irrequieta;la varietà americana ha corpo più longilineo,zampe lunghe ed è più dolce
Taglia: media (intorno ai 4 kg la varietà europea,tra i 2,5 e i 3,5 kg la varietà americana).
Testa: è racchiusa in un triangolo dagli angoli arrotondati. Sopracciglia,guance e linee del profilo mostrano contorni morbidi.
Orecchie: larghe alla base e moderatamente appuntite,sono portate in posizione vigile e sono piuttosto distanziate tra loro. Il pelo sulle orecchie è molto corto.
Occhi: grandi,brillanti,espressivi e a "mandorla",sono sottolineati da un bordo nero. Possono essere nocciola,verdi o gialli. Non devono essere né tondi né di forma troppo allungata.
Muso: non deve essere né appuntito né squadrato,il mento arrotondato, non deve essere né sporgente né prominente.
Zampe: lunghe e sottili, terminano con piedi piccoli,compatti e di forma ovale. Le dita dei piedi sono cinque davanti e quattro dietro. L' Abissino è ben sollevato da terra e deve dare l'impressione di muoversi sulla punta dei piedi.
Coda: lunga, è spessa alla base e si assottiglia verso l'estremità.
Mantello: soffice,folto e sempre lucido. Ha il pelo corto e uguale su tutto il corpo,è ben aderente alla pelle. La pelliccia ha un'alternanza di bande chiare e scure su ogni singolo pelo, detta ticking. Si tratta di una caratteristica degli animali selvatici,che consente loro di mimetizzarsi meglio nell'habitat in cui vivono. La colorazione non omogenea è il risultato di un gene mutante,conosciuto come gene "Abissino Ta".
Colori:
Lepre : tonalità bruno-rossastra,con base del pelo albicocca e punta nera; Sorrel: base rosso ramata con ticking bruno-cioccolato; Blu: base avana rosato con ticking grigio acciaio; Fawn: base crema pallido con ticking avana scuro; Silver: nella quale si ritrovano i colori citati,ma con la base del pelo bianco argento e la punta colorata,che dà origine ai colori silver lepre,silver blu,silver cinnamon e silver fawn. In alcuni felini sono presenti marcature tabby sulla testa,sulla coda e sul petto che si presentano sopratutto nei gattini e tendono a scomparire con la crescita.

CARATTERE

Molto affettuoso,è socievole e curioso. Si affeziona ad una sola persona. Ama molto passeggiare:si adatta anche ad essere portato al guinzaglio. Vivace e talvolta turbolento,ha bisogno di spazio per giocare. La sua curiosità lo spinge ad esplorare tutti gli ambienti in cui vive. Non teme particolarmente il freddo. E' adatto alla vita in appartamento Se da un lato l'Abissino rappresenta un vero piacere per gli occhi,dall'altro bisogna dire che vivere con un Abissino è una esperienza esaltante come esaltante è il suo carattere:fiero ma non altezzoso,ribelle e refrattario a qualsiasi costrizione ma non collerico e neppure vendicativo,è un gatto di eccezionale equilibrio,un adorabile gatto da compagnia e soprattutto è un gatto che ama vivere in compagnia. Si trova perfettamente a proprio agio in mezzo alla gente e sa usare ogni minima parte del suo corpo per accentrare tutte le attenzioni di su di sé :ha la capacità di vocalizzare i suoi desideri e pur di raggiungere lo scopo riesce a modularli, regolandone l'intensità. E se ciò non bastasse può mettere in moto fusa veramente rumorosissime ( circa due volte più rumorose e potenti rispetto a qualsiasi altra razza di gatti ) e divertenti moine acrobatiche. In realtà la sua agilità e il suo dinamismo a volte sono un po' eccessivi,basta un nulla per eccitarlo e scatenarlo in una infinita ridda di salti e balzi ,di corse irrefrenabili e di scalate impossibili.. Le sue ricariche sono inesauribili come infinita è la sua destrezza,sempre teso,dinamico,ipercinetico,pronto a scattare al minimo fruscio. Ci vuole molta fermezza nella voce,serenità e pazienza per calmare e porre freno a tanta esuberanza e per sopportare anche qualche danno di troppo. In effetti questo può essere limitante ma l'eccessiva vivacità è compensata da momenti di tenerezza,slanci d'affetto e da una carica di simpatia che solo pochi gatti riescono a trasmettere. Furbo e ladro all'inverosimile, probabilmente perché dotato di una fame insaziabile,riesce a rubare di tutto e in tutte le situazioni:nulla lo limita,tanto meno sgridarlo o punirlo.

CURE

Spazzolare e strofinare con un panno umido il suo pelo ogni giorno. Ha bisogno di compagnia. La 'manutenzione ' di un gatto Abissino non richiede nessun accorgimento particolare,è una razza naturale e per questo sono gatti sani e robusti. Per lucidare il pelo,è sufficiente passarvi sopra un panno umido di lana.

ALIMENTAZIONE

Rispetto ad altre razze feline mangia di più e,sopratutto,si mostra goloso verso molti alimenti. Da cucciolo va alimentato con attenzione,per evitare che possa fare indigestione. Il gatto adulto,di solito,è meno ingordo e impara a regolarsi da solo per quanto riguarda la quantità di cibo di cui ha bisogno. Poiché è sempre in movimento brucia molte calorie,che vanno compensate con una dieta adeguata. In genere si consiglia di utilizzare cibo confezionato,secco o umido. Se non si utilizza cibo confezionato,si possono dare carni bianche,pesce,riso bollito e verdure cotte,facendosi consigliare dal veterinario per quanto riguarda dosaggi e preparazione. Non va dimenticato di dargli sempre acqua fresca da bere per evitare che si disidrati. Con la vecchiaia tende ad ingrassare poiché il suo metabolismo rallenta e il gatto diventa più sedentario;per questi motivi è meglio nutrire il gatto anziano con mangimi poveri di grassi e ricchi di proteine di qualità e di fibre.

RIPRODUZIONE

La femmina può riprodursi dai 6 mesi d'età ma è meglio aspettare il secondo calore (1 anno). La gestazione dura in media 62 giorni:nascono da 2 a 4 cuccioli per parto. La madre,in genere,partorisce da sola: le basta un luogo riservato,per esempio una cesta con coperte e vecchi maglioni,per tenere al caldo i cuccioli appena nati. La madre è molto protettiva nei confronti dei piccoli e in caso di pericolo oppure se non si sente al sicuro,sposta i cuccioli uno per uno prendendoli per il collo. Spesso continua a spostarli con insistenza,finché non trova un posto adatto. Contrariamente alle gatte di altre razze,che già dopo 40 giorni dopo il parto,tendono ad allentare la sorveglianza sui cuccioli, le Abissine restano con loro 60 giorni e anche di più,controllandoli e proteggendoli. I cuccioli infatti,sono molto vivaci e giocherelloni e rischiano di cacciarsi nei guai se non vengono sorvegliati da vicino con attenzione. I cuccioli sono molto precoci ed aprono gli occhi intorno ai 7/8 giorni di vita. A soli 20 giorni di vita il cucciolo è già molto reattivo e inizia a giocare con i suoi fratellini. Non deve però essere separato dalla madre prima dei 90 giorni per non compromettere il carattere e la sua socializzazione nei confronti dell'uomo e degli antri animali





Il gatto American Shorthair

American shorthair
GC, NW STEDAM'S AMERICAN IDOL OF BOVON - Brown Tabby - Foto: © Chanan

STORIA

Nel 600 alcuni degli emigranti che lasciarono l'Europa in cerca di lavoro in America, chiudendo casa, col poco bagaglio si portarono dietro anche il gatto. Si trattava di animali senza pretese di nobiltà, ma simpatici e domestici. Un gruppo di appassionati selezionatori, unendo con maestri a il sangue di alcuni buoni soggetti, riuscì a "fissare" una nuova razza forte, bella, originale, subito ammirata e più tardi accolta con successo alle esposizioni. Il comune gatto europeo che aveva viaggiato al seguito degli emigranti ottenne così con un pò di gloria la nuova nazionalità. Il primo American shorthair, Buster Brown, nacque nel 1904 da un incrocio tra un British shorthair e un gatto americano a pelo corto.

COM'E' FATTO

L' American Shorthair è un gatto robusto e ben proporzionato.
Taglia: grande (il maschio 7 kg e la femmina 5 kg ).
Testa: larga e leggermente arrotondata,il mento squadrato e il naso piccolo.
Occhi: brillanti e abbastanza grandi,devono essere tondeggianti.
Corpo: struttura solida. Le spalle devono essere ben sviluppate,il petto muscoloso.
Coda: deve essere di media lunghezza,più larga alla base.
Zampe e piedi: devono essere robusti
Pelo: è fornito di una pelliccia corta ma di forte tessitura, così da sopportare comodamente il freddo, l'umidità, le ferite da combattimenti tra gatti, gli impatti con la vegetazione spinosa. Durante i mesi invernali, la pelliccia si fa più folta, ma non lanosa.
Colori: lo standard prevede una vasta gamma di colori e molti disegni del mantello.
Vita media: 15 anni

CARATTERE

E' un gatto intelligente, affettuoso, casalingo, amico dei bambini. Eccellente arrampicatore e saltatore, l'istinto della caccia è in lui irrefrenabile. Anche quando ha mangiato a dovere, è sempre pronto ad acchiappare topi di ogni dimensione. E' perciò addirittura considerato un gatto "da lavoro". Si affeziona senza distinzioni a tutti i membri della famiglia, purché lo trattino con rispetto e lo lodino quando porta in casa dei "regalini" acchiappati al volo. Non disdegna la vita d'appartamento, purché gli venga ogni tanto concessa la libertà di muoversi su un terrazzo o di scorrazzare su un tetto. Ma sarà felice se potrà disporre di più ampi spazio. Anche se si allontana per qualche ora, il suo forte senso dell'orientamento e l'amore per la casa lo fanno puntualmente ritornare presso i padroni.

CURE

Il mantello va spazzolato una volta alla settimana. Durante la muta intensificare le spazzolature (2- 3 volte alla settimana). Se sta all'esterno,è opportuno applicare sul mantello prodotti antiparassitari.

ALIMENTAZIONE

Non ha particolari esigenze;mangia di tutto e,se ha la possibilità di fare movimento,non ha la tendenza ad ingrassare. L'ideale è una dieta a base di cibi specifici confezionati. Anche i cibi freschi vanno bene:gradisce sopratutto la carne,ma la sua dieta deve comprendere anche riso e verdure.

RIPRODUZIONE

La femmina non va fatta riprodurre prima dei 15-18 mesi di età. La gestazione dura 2 mesi e la madre non ha bisogno di cure particolari prima e dopo il parto. In media nascono 4-5 gattini per parto.




Il gatto American Wirehair

american wirehair
GC, BW, NW CAMERONCATS CHRISTINA OF KAW - Foto: © Chanan

STORIA

L'American Wirehair è un gatto moderno, frutto di una mutazione spontanea avvenuta nel 1966 nello stato di New York. In una cucciolata di American Shorthair nacquero due gattini dal pelo duro e riccio, più somigliante al pelo di una pecorella che a quello di un gattino. I successivi incroci compiuti da selezionatori provetti, diedero origine alla nuova razza. Per la storia: il primo gattino American Wirehair si chiamava Adam ed era bianco e rosso

COM'E' FATTO

Testa: proporzionata al corpo, rotonda con guance prominenti. Naso gentilmente curvato.
Orecchie: arrotondate.
Occhi: luminosi, rotondi, ben distanziati, di colore intonato a quello del mantello.
Corpo: deve essere ben proporzionato, ma robusto e muscoloso.
Zampe: forti, piedi ovali e compatti. I maschi sono chiaramente più grandi delle femmine.
Coda: proporzionata, ma con estremità poco appuntita
Pelo: Il complesso del suo mantello ne fa un gatto dalle caratteristiche davvero uniche. Peli ricci o a uncino che formano una pelliccia di media lunghezza, più ruvida sulla testa, sul dorso, sui fianchi, alla base della coda, ma morbida al mento e sul ventre. 
Colori: lo standard prevede una vasta gamma di colori e molti disegni del mantello.

CARATTERE

Indipendente, profondamente interessato a tutto ciò che lo circonda, affettuoso, cacciatore di topi, attivo, agile, capace di imporsi agli altri gatti con "zampa di ferro". Si affeziona a tutta la famiglia, ma desidera rispetto e tranquillità. Ama sia la casa che gli spazi aperti

CURE

Usare la spazzola e pettine usati con moderazione, perché il suo pelo deve essere più ricciuto che ondulato

ALIMENTAZIONE

Non ha particolari esigenze;può mangiare qualsiasi cosa.




Il gatto Bengala

bengala
RW Supreme Grand Champion Bridlewood Knight In White Satin - Foto: © Helmi

STORIA

Il gatto Bengalese è la prima razza ottenuta dall'incrocio di un gatto domestico con un felino selvatico (il gatto leopardo). Nel 1963 in California, Jean Sudgen fece accoppiare il suo gatto leopardo asiatico, con un gatto domestico, nell'intento di conservare alcune caratteristiche del gatto leopardo. Nel 1973, il Dr. Centerwall ripeté lo stesso tentativo, al fine di poter studiare la resistenza del gatto leopardo alla leucemia virale felina. Gli esiti della ricerca furono deludenti, ma l'ibridazione servì a creare il Bengala. I primi esemplari ottenuti avevano un carattere selvatico e alquanto nervoso e solo dopo una lunga selezione con gatti domestici e con gatti di razza, come Mau Egiziano, American Shorthair, Siamese e il Burmese, si ottennero gatti dal carattere più mite.
Nel 1991 il Bengal venne riconosciuta come razza.

COM'E' FATTO

E' un gatto robusto e muscoloso, ha forma allungata, il corpo massiccio, grande e potente, l'ossatura robusta e la muscolatura molto sviluppata, specialmente nei maschi. Taglia: fino a 8-9 kg il maschio e la femmina intorno ai 6 kg. Testa: una misura piú piccola del corpo, la testa dovrebbe assomigliare a quella del gatto leopardo, il mento dovrebbe essere molto visibile, "i cuscini dei baffi" grandi ed apparascenti, il profilo abbastanza diretto, la faccia lunga ed il cranio tondo verso la schiena. Orecchie: piccole o molto piccole, tonde alle punte e larghe alla base. Occhi: occhi grandi, tondi o leggermente a mandorla, di qualsiasi colore. Il marrone del gatto leopard asiatico é molto apprezzato fra gli allevatori Coda: di media o relativamente corta lunghezza, spessa e con la punta arrotondata, tenuta giú al contrario del gatto domestico che l´ha sempre su. Zampe: robuste, quelle posteriori più lunghe di quelle anteriori. Mantello: corto,aderente al corpo e incredibilmente liscio e setoso. Colori: Brown / Black Spotted Tabby e Snow leopards (leopardi delle nevi), entrambi con macchie ben pronunciate e di colore da bruno-rossastro a nero intenso. rufus o rufous: é una famiglia di colori che, secondo la sua intensivitá, va dal bronzo-marone a mogano rosso sorell: é una famiglia di colori di rosso chiaro con le macchie dello stesso colore, ma piú scuri cool colors: é una famiglia di colori fra beige, sabbia, frumento, sensa l'influenza del rufous o sorell golden: una mutazione dal argentato che é molto lucido oro-burro, molto rare ma molto richiesto sepia snow: (leopardo delle nevi Sepia) il colore del burmese, cioccolato scuro nelle macchie e crema-coccolato come sfondo, gli occhi sono da verde a oro-marone, la punta della coda é nera mink snow: (leopardo delle nevi Mink) il colore del tonkinese, cioccolato-crema nelle macchie e crema-coccolato come sfondo, gli occhi sono da acqua-verde a verde chiaro lynx snow: (leopardo delle nevi Lynx) il colore del siamese, macchie chiare sul corpo e pi´r scure sulle punte del corpo, occhi azzuri o blu whited: la pancia o il "sottocorpo" del gatto é bianco. Sparito nei primi incroci fra il gatto leopardo asiatico ed i domestici, sta tornando piano piano, ma é ancora molto raro e molto apprezzato. Puó variare fra un tocco di bianco sulle gambe ad un disegno che é uguale come i veri leopardi e gepardi melanistic: la mutazione nera. Non accettata come Bengala, registrata sotto il nome "Pantherette". Puó essere usato nel allevamento del Bengala silver: l'Argento nuovo colore, riconosciuto dal maggio 2004, macchie nere or carbone-griggie con uno sfondo quasi bianco, ma anche griggio molto chiaro. I Silvers sono particolarmente dolci di carattere, essendo recente discendenti dal American Shorthair Sono riconosciuti il disegno a "rosetta" e il marbled. Il primo non è altro che un disegno spotted, cioè a piccole macchie ben distribuite su tutto il corpo, leggermente modificato (macchie tonde con una porzione centrale più chiara). E' preferibile che le macchie,come del resto quelle del leopardo, siano allineate orizzontalmente (negli altri gatti la distribuzione dello spot è verticale). Nel disegno marbled sono presenti tre righe parallele molto larghe sul dorso e le ali di farfalla sulle spalle e sui fianchi. Fra i Bengala marbled sono due tipi di disegni - il tigrato ed l'esotico. Il marbled tigrato é il tabby disegno piú orizantale e allungato. Il marbled tigrato ha sempre un tipo di "bullseye" un cerchio nel disengo. Il marbled esotico é un misculio fra rosette ed il tigrato e nessun "bullseye" é riconoscibile - il disegno scorre come quelle del piton. L'esotico é molto piú raro é apprezzato molto. I miglori marbled hanno uno sfondo chiaro ed il disengo bordato molto scuro.
Vita media: 15 anni

CARATTERE

Dolce e affettuoso, é un gatto attivo, intelligente e ha bisogno di spazio per giocare. Accetta la convivenza con altri animali (gatti e cani compresi). Nel corso degli anni il Bengala é stato selezionato rigorosamente un gatto dal carattere dolce, intelligente, leale e affettuoso. Ció nonostante il Bengala non ha perso del tutto l'instinto predatore e gli piace arrampicarsi, stare in alto, cacciare. Abituati alla vita in appartamento o casa sin dalla tenera etá, sono gatti spettacolari in casa ed in famiglia. Molto attivo, in lui sono presenti gli ancestrali ricordi del gatto selvatico: è veloce e prudente, ma attenti all'acquario o alla gabbia degli uccellini... Si adatta bene in appartamento purché possa manifestare la sua irruenza senza incappare in troppi divieti sopratutto quando sono giovani. I maschi non sterilizzati hanno difficoltá a convivere con altri maschi, come tutte le razze, ed ogni Bengala ha il suo carattere personale.

CURE

Il suo mantello ,corto ,liscio e lucente richiede pochissime cure.Solo durante il periodo della muta devono essere intensificate le spazzolate per eliminare i peli morti. Ottime allo scopo sono le spazzoline a denti stretti e ricurvi e sono anche particolarmente utili i guanti di lattice o la pelle di daino inumidita che passata sul mantello,rimuove il pelo in eccesso. Ogni 2 settimane pulire gli occhi con un panno umido e regolare le unghie.

ALIMENTAZIONE

Ha bisogno di un'alimentazione di alta qualitá, ma non troppo ricca. Croccantini di alta qualitá basata nello stadio della crescita sono molto importanti. Alla base del loro lungo sviluppo i Bengala, sopratutto i maschi, sono considerati cuccioli fino ad un anno o talvota un anno e mezzo. Hanno una digestione un pó delicata ed é importante di darli resti dal tavolo. Cibi preparati in casa sono quasi esclusivamente pollo crudo o carne cruda non troppo grassa. Latte e prodotti dal latte sono sconsigliabili.

RIPRODUZIONE

La femmina ha il 1° calore intorno ai 9 mesi,ma è consigliabile attendere fino all'anno e mezzo prima di farla accoppiare. La gestazione dura circa 60 giorni e nascono in media da 4 a 5 cuccioli. I maschi sono considerati cuccioli per il primo anno - anno e mezzo e possano mostrare un livello di sterilità fino a loro maturazione completa. Un ringraziamento a Marc dell'allevamento Casa Rocca Bengal per avermi inviato i testi





storia del gatto

Origini e storia

Il gatto e l'uomo nella storia
Bast, la dea gattoLa prima prova del rapporto uomo-gatto è rappresentata dai dipinti funerari egizi, 2600 a.c.  Tutte le testimonianze ci fanno intuire che il gatto se la passava veramente bene, la sua capacità di proteggere i granai era molto apprezzata ed in seguito venne considerato, grazie ai suoi magnifici occhi, come manifestazione terrena di importanti divinità, per questo fu consacrato prima alla dea Iside poi a Bast (la dea gatto) quindi venerato, coccolato, nutrito con cibi raffinati e ornato con pietre preziose. Chi osava ucciderlo rischiava molto, era prevista la pena di morte. E quando abbandonava la vita terrena veniva addirittura imbalsamato e sepolto come una persona! Intorno al 1850 fu scoperto un cimitero che ospitava oltre 3000 mummie feline. La venerazione degli egizi per il gatto fu sfruttata in guerra dai persiani che in battaglia usarono i felini come scudo, con la convinzione che i nemici non avrebbero osato far loro del male.  Seguendo le rotte commerciali, il gatto si diffuse poi presso i romani ed i greci che se ne servirono in particolare per difendere i granai dai topi; attraverso l'Egitto si diffuse anche nei Paesi arabi dove in poco tempo rubò la scena al "sacro" cavallo. Anche Maometto aveva la sua gatta, Muezza, e si narra che un giorno, pur di non disturbarla mentre dormiva accanto a lui, preferì tagliarsi la manica del vestito.  Il Medioevo fu il periodo più brutto per il gatto, quelle caratteristiche particolari che lo avevano portato ad essere venerato ora venivano interpretate come demoniache, quindi finiva spesso al rogo insieme alle streghe. Di questo periodo è la superstizione relativa al gatto porta sfortuna, infatti, sopratutto se nero, si riteneva fosse l'impersonificazione di Belzebù. Secondo alcuni l'uomo pagò la sua stupidità e le violenze sui gatti con il diffondersi della peste favorita dal fatto che i topi avevano vita facile.  Il riscatto cominciò intorno al 1800, quando torno ad essere un animale da compagnia e furono organizzate le prime esposizioni, per essere precisi la prima fu organizzata a Londra il 13/07/1871.